Importare vino in Thailandia

Importare vino in Thailandia

Quanto costa diventare importatore di vino in Thailandia? Leggi e lo saprai!

Stiamo ricevendo molte richieste sull’importazione di vino in Thailandia, come attività in cui investire. Importare vino in Thailandia e’ un buon investimento?

L’import di vino e’ stato un buon business fino a fine 2019 (vedi articolo di bereilvino.it). Dopodiche’ le tristemente note vicende hanno rallentato il settore fino a fermarlo quasi completamente dal Dicembre 2020, con la proibizione della vendita online di alcoolici (vedi articolo qui).

Il 2021 e’ stato un “annus horribilis” per gli importatori di vino Thailandesi (e di food in generale), con vendite a singhiozzo (determinate dai vari lockdown “creativi” che hanno lasciato libero accesso a mezzi pubblici, fabbriche e convenience stores abbattendosi su bar e ristoranti visti come principale causa della pandemia). Per contro, le vendite ai privati sono esplose, con conseguente diminuzione dei volumi ed aumento dei margini di vendita.

Quanto descritto sopra ha praticamente rimodellato il mercato. Il consumatore finale ha imparato a conoscere la vera’ qualita’ del vino (soprattutto italiano), pagando un prodotto di qualita’ quanto prima pagava al ristorante un “entry level”. Le importazioni si sono praticamente azzerate per due anni, e purtroppo molti importatori hanno chiuso baracca. Dicevano i nostril trisavoli: “mors tua vita mea”, cosa che si e’ rivelata reale anche nel settore dell’import dei vini in Thailandia: chi ha chiuso ha liberato spazi di mercato e diminuito la concorrenza, riducendo sensibilmente il numero di importatori di vino italiano.

Negli ultimi mesi la Thailandia e’ passata indenne alla variante “omicron”, non cadendo nella trappola di devastare ulteriormente la propria economia per un virus che ha gli effetti di una influenza stagionale. Ristoranti aperti da ottobre, bar “aperticchi” ovvero aperti con vari escamotage pur di garantire un mercato stabile per residenti e turisti. Si, perche’ in questi due anni e’ risultato chiaro come le bevande alcooliche siano il volano della vita non solo nottruna, ma anche e soprattutto “serale”. Nessuno si reca al ristorante se non puo’ bere liberamente la sua birretta od il suo calice di vino rosso.

Quindi? Quindi il mercato del vino Thailandese, seppur orfano di turisti che forse mai ritorneranno, e’ ormai tornato a vivere di vita propria. Entrare nel settore ORA per importare vini in Thailandia significa cogliere al momento giusto l’opportunita’ per un buon investimento a medio termine e, soprattutto, un’ottima occasione per levare le tende dall’Italia (temporaneamento o in maniera definitiva), considerando l’aria che tira.

Concludendo, importare vino in Thailandia e’ un business con buone opportunita’ di sviluppo. Presuppone, per aprire una societa’ propria, prendere le licenze, registrare le etichette ed importare il primo container, un investimento iniziale di alemno 250.000 EUR; buona parte dei quali se ne andra’ in tasse di importazione, molto alte in Thailandia (leggi qui). Ma, come alternativa allo stand alone, si possono rilevare quote di societa’ importatrici di vino in ottima salute, libere da debiti, e con gia’ clientela avviata a partire da 15.000 EUR. Contattateci per ulteriori informazioni!